Gran parte del nostro buonumore inizia dalla pelle, un incontro allo specchio ( e al tatto) che si ripropone ogni mattina.
L’estate alle spalle, lascia i suoi segni sulla pelle ma in cambio ci restituisce il DNA marino, una molecola in grado di tonificare la nostra pelle riducendo disidratazione, assottigliamento della cute, e quelle rughe in più che incrociamo con un certo disappunto. Come mai quella ruga l’anno scorso non c’era!? Perché non bastano le nostre cure quotidiane a rivitalizzare la pelle?
Ovviamente le creme e le maschere idratanti fanno un importantissimo ed irrinunciabile lavoro, ma per un restauro piú profondo ( e questo vale per giovani e meno giovani, per donne e per uomini) bisogna agire in modo più “strong”. In questo senso, sono ottime le micro-infiltrazioni di DNA marino, ovvero di una sua frazione specifica, il polidesossiribonucleotide o PDRN. Si tratta ovviamente di un trattamento medico.Si é visto infatti a seguito di numerosi studi scientifici che questa molecola ha una forte attività riparatrice sul tessuto connettivo e sul derma e quindi può riparare i danni da sole e dell’invecchiamento cutaneo. Riparare significa maggior produzione di collagene e di acido jaluronico a livello sottocutaneo, e visto che queste due molecole trattengono acqua, il risultato saranno tessuti più idratati, piú compatti, più turgidi ed elastici.
Come si effettuano queste sedute? Le infiltrazioni di DNA naturale si effettuano una volta ogni 10/15 giorni nelle zone piú avvizzite o segnate da rughe (per via del sole, del passare degli anni o in seguito ad un dimagrimento) . Le zone che si possono trattare sono: viso, collo, decolté, braccia,gambe,interno cosce,mani. In sintesi, su ogni zona che desideriamo ringiovanire.
I cicli sono variabili: da 4 a 8 sedute, con un mantenimento mensile. A questo ciclo vengono associati integratori alimentari specifici, che potenziano dall’interno i risultati del DNA infiltrato sottocute.
Ricordiamoci sempre che curare la pelle da felicitá!