New trend: medicina estetica delle emozioni

Prendi lo specchio ,  dimmi come ti senti e ti dirò che fare

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É superato ormai il tempo in cui si diceva al medico ” vorrei farmi una fiala di acido jaluronico” oppure ” ho bisogno del botulino”. Preistoria.
Oggi la medicina estetica più all’ avanguardia agisce a livello emozionale: il paziente esprime un’emozione (o più emozioni) guardando il suo viso ed il medico suggerisce come agire  tecnicamente sul volto per  cancellare  le emozioni negative e renderle positive.
Ecco una gamma di emozioni che puó presentare il viso e che si desidera cambiare. Esprime tristezza? Stanchezza? Una pelle rilassata? Un’espressione arrabbiata? Pensierosa? Ci si vede grassi?  O scavati? Invecchiati? Meno seducenti? Meno femminili? Meno maschili? E via dicendo.
Il medico suggerirà quali sono le correzioni più opportune per cambiare l’espressione ( e dunque l’emozione) che non piace avere stampata sul viso. A volte sono più emozioni insieme, e quindi si procede per gradi. Abbandoniamo quindi l’idea di crucciarci per una rughetta in più: ció che conta è l’espressione generale del viso, i volumi, le proporzioni, l’aspetto generale che colpisce gli altri al primo sguardo e noi stessi allo specchio,  e non al microscopio o alla lente d’ingrandimento: nessuno ci guarda così.
Ma quanto materiale ci vuole per cambiare emozioni? Il medico estetico fa un programma in base alle esigenze ed alle priorità del paziente,  illustra quanto e quale materiale occorre e  quante sedute  per un risultato al top. Ma naturalmente sarà  il paziente il protagonista  a cui spetta sempre la decisione finale .

Pelle e sole: In & out

IMG_2296Avete notato che nella vita non c’è mai  una cosa tutta negativa o tutta positiva? Ogni cosa ha il suo rovescio, e in questo caso si tratta del sole.
La luce solare è composta da 4 tipi di raggi ( raggi UVA, UVB, LUCE VISIBILE, RAGGI INFRAROSSI). Da un lato il sole ci da buonumore, ci colora, favorisce la salute delle ossa, e via dicendo ma dall’altro, come sappiamo, invecchia la pelle: rughe, macchie, a volte anche tumori. Prima si pensava che la colpa di tutto fossero gli ultravioletti A e B.
Recenti ricerche scientifiche dimostrano che anche la luce visibile (la luce del giorno) ed i raggi infrarossi (quelli che danno calore) invecchiano la pelle. I primi, ritenuti fino a poco tempo fa innocui, promuovono invece un’infiammazione cronica della pelle, i secondi, riducono la produzione di collagene. Per avere una pelle perfetta dovremmo quindi vivere al buio? Sarebbe una buona soluzione, ma impraticabile. Per fortuna i protettivi solari di ultima generazione  proteggono la pelle a 360 gradi, con filtri fisici e/o chimici che bloccano i 4 tipi di raggi. Questi prodotti si oppongono all’invecchiamento cutaneo e ci aiutano a mantenere giovani i tessuti, epidermide e derma.
Per la loro formulazione, sono vere e proprie creme antirughe/idratanti/ anti-invecchiamento. Contengono vitamine (A,C,E) antiossidanti e principi vegetali (come ad esempio l’estratto dalle foglie di una felce del Sudamerica, il Polipodium  Leucotomos) che aumentano anche le difese immunitarie della pelle. Questa è la fase OUT, una protezione esterna con creme, gel , compatti colorati e emulsioni, rigorosamente 50+. Devono essere applicati uniformemente sul viso fin dal mattino ( per le donne, sempre prima del fondotinta!) e possono sostituire la crema idratante. Ma la pelle si protegge anche dall’interno. Infatti gli stessi principi delle creme  sono formulati anche come integratori sotto forma di capsule: è la fase IN, e la loro assunzione regolare durante il periodo estivo, rafforza il potere preventivo e protettivo delle creme. In particolare grazie anche all’inserimento di probiotici , riequilibrano la flora intestinale che come sappiamo, è fondamentale per avere una pelle sana.

Occhi gonfi la mattina? Niente alcoolici la sera

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Svegliarsi la mattina con le borse sotto gli occhi,che ci danno sempre un’aria stanca e’ un fatto piuttosto comune: stanchezza serale da iperlavoro, ore al computer, all’ iphone o molta tv stancano la vista,a cui possono aggiungersi cene pesanti, ricche in grassi e sale. E soprattutto gli alcolici,iniziando con il prosecco dell’happy hour al vino da tavola, che soprattutto se bianco, freddo, va giù che e’ un piacere. “Ho sempre l’aria stanca. Ha qualche consiglio da darmi ?” Questa è una frase ricorrente dei pazienti. Ebbene sì, qualche consiglio c’e’. Le borse sotto gli occhi sono dovute in parte al grasso accumulato con l’età o per costituzione genetica,e in parte all’acqua che si deposita soprattutto la notte per la stasi notturna legata alla posizione orizzontale durante il sonno. Gli alcoolici sono dei vasodilatatori, quindi non fanno che favorire il ristagno di liquido nelle borse sotto gli occhi, dove una cute estremamente sottile, si dilata con facilità. Un S.O.S. mattutino ?

Acquistate una confezione di sali del Mar Morto ( si trovano in farmacia o in erboristeria). La mattina preparate una tazzina d’acqua calda con 2 cucchiaini di questo sale. Aspettate che i granelli si sciolgano, immergete due dischetti d’ovatta nell’acqua ancora tiepida e posizionateli sopra le borse, stando a letto con la testa sollevata da due cuscini. Rimanete cosi’ per 15’. Il cloruro di sodio ed i minerali ( bromo, potassio, magnesio) per osmosi in pochi minuti favoriscono la scomparsa del gonfiore assorbendo l’acqua. Sciacquate poi bene il viso per evitare che il sale entri negli occhi ed applicate una buona crema per il contorno-occhi, massaggiando sia la palpebra inferiore ( dal centro verso l’esterno) che la palpebra superiore e noterete subito il cambiamento. Ma in più, come regola: evitate sale e cibi salati la sera ( prosciutto crudo, salumi,formaggi stagionati), sostituite il sale da tavola con un sale iposodico, che si trova facilmente nei supermercati. Bevete molta acqua,soprattutto la mattina a digiuno e tra i pasti, totalizzando almeno un litro e mezzo al giorno. E soprattutto, evitate l’eccesso di alcool la sera optando per un’acqua tonica come aperitivo e non piu’ di un bicchiere di vino a tavola.

Cosa ci piace mangiare quando nessuno ci vede?

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Ormai abbiamo tutti una vasta cultura sul mangiare sano. A tavola sono sempre più rari i piatti pesanti, ingrassanti, troppo conditi o con eccesso di grassi animali. Anche gli chef di grido fanno a gara per inventare piatti light, belli a vedersi, sani  ben presentati, con poche calorie e porzioni minimali. E noi li mangiamo apparentemente soddisfatti di fronte a noi stessi e agli altri.

Ma tutto ció non ha nulla a che vedere con la nostra intimità, come rileva un interessante articolo di @TheSchoolofLife, una scuola di psicologia e filosofia con sede a Londra,creata dal geniale filosofo @AlaindeBotton.

In effetti è proprio quando siamo soli , che esce  allo scoperto la nostra vera natura in fatto di cibo. È lì la vera liberazione, quando non ci vede nessuno e diamo sfogo al nostro vero io.  È come se avessimo una duplice personalità: quella pubblica, che ama il cibo salutare , bio,integrale  e quella privata, che gioisce mangiando ció che capita o ció che sceglie.
Junk food (cibo spazzatura) per lo più: patatine fritte intinte nel ketchup , club sandwich grondanti di maionese, pizza con nutella, e quelle incursioni notturne nel frigorifero alla ricerca di pane, budini, formaggi, cioccolata e via dicendo.

Ma  è proprio una  devianza catastrofica ? No. È del tutto normale che ogni tanto si  abbia voglia  di un gesto liberatorio, lasciando da parte la razionalità e il giudizio degli altri. Del resto è umano lasciare da parte le convenzioni sociali che ci obbligano  ad essere sempre “politically correct” anche a tavola. Certo che il disordine alimentare non puó essere la regola perchè ci fa  ingrassare aumentare trigliceridi e colesterolo. Ma   In fin dei conti, niente sensi di colpa se ogni tanto ci concediamo  uno strappo alla regola, condividendo  un “lussurioso” pasto solo in compagnia di noi stessi.