Prendi lo specchio , dimmi come ti senti e ti dirò che fare
É superato ormai il tempo in cui si diceva al medico ” vorrei farmi una fiala di acido jaluronico” oppure ” ho bisogno del botulino”. Preistoria.
Oggi la medicina estetica più all’ avanguardia agisce a livello emozionale: il paziente esprime un’emozione (o più emozioni) guardando il suo viso ed il medico suggerisce come agire tecnicamente sul volto per cancellare le emozioni negative e renderle positive.
Ecco una gamma di emozioni che puó presentare il viso e che si desidera cambiare. Esprime tristezza? Stanchezza? Una pelle rilassata? Un’espressione arrabbiata? Pensierosa? Ci si vede grassi? O scavati? Invecchiati? Meno seducenti? Meno femminili? Meno maschili? E via dicendo.
Il medico suggerirà quali sono le correzioni più opportune per cambiare l’espressione ( e dunque l’emozione) che non piace avere stampata sul viso. A volte sono più emozioni insieme, e quindi si procede per gradi. Abbandoniamo quindi l’idea di crucciarci per una rughetta in più: ció che conta è l’espressione generale del viso, i volumi, le proporzioni, l’aspetto generale che colpisce gli altri al primo sguardo e noi stessi allo specchio, e non al microscopio o alla lente d’ingrandimento: nessuno ci guarda così.
Ma quanto materiale ci vuole per cambiare emozioni? Il medico estetico fa un programma in base alle esigenze ed alle priorità del paziente, illustra quanto e quale materiale occorre e quante sedute per un risultato al top. Ma naturalmente sarà il paziente il protagonista a cui spetta sempre la decisione finale .