Peptidi biomimetici per la ricrescita dei capelli

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100 colpi di spazzola prima di andare a dormire era un grande consiglio delle nonne che ci volevano bene. Ma la scienza ci ha dimostrato che non funzionano, se non  per rovinare la chioma credendo di farsi del bene. I tempi cambiano. Oggi possiamo essere più scientifici e proporre una terapia medica che sta dando grandi risultati: uno specifico filler a base di acido jaluronico con cui infiltrare le zone diradate.

Caduta dei capelli, capelli diradati e sfibrati, queste sono le indicazioni di questo nuovo ritrovato  medico sudcoreano. 

Come per togliere le rughe dal viso con un filler, questo prodotto, di stretto uso medico, è a base  di acido jaluronico iniettabile, associato a 7 peptidi biomimetici. Cosa sono? Sono sequenze di aminoacidi costruite ad oc per mimare alcune proteine presenti nel nostro organismo, e stimolare le funzioni cellulari dei bulbi piliferi presenti nel nostro cuoio capelluto. Così stimolano la crescita del capello, favorendo il rinfoltimento.

Il parere del medico è essenziale per sapere se sia utile sottoporsi a questo trattamento, adatto solo in caso di bulbi vivi ( per la calvizie non funziona). 

Quattro sedute, una ogni 15 giorni, dopo 3/4 mesi   rendono visibile la ricrescita dei capelli e l’irrobustimento di quelli più deboli e sfibrati.

 La seduta prevede micro- infiltrazioni  con ago ultrasottile sul cuoio capelluto, proprio nelle zone diradate ( previa crema anestetica locale) . 

Questo filler è utile sia per la donna che per l’uomo e aggiunge un altro piccolo strumento di benessere per chi vuole recuperare o mantenere capelli giovani e lucenti.

 

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